Progetti di ricerca

Giovani Caregivers in Italia. Analisi del fenomeno per delineare prassi e politiche per i Servizi sociali, i Servizi sanitari e la Scuola.

Young Carers in Italy. A study to design new social work practices and welfare policies.

Next Generation EU - bando PRIN 2022 – PNRR – Decreto direttoriale n. 104 del 02/02/2022 – Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente C2 Investimento 1.1 “Fondo per il programma Nazionale di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN)” (Codice Progetto 2022RAYR4H_002) – CUP C53D23005880006

Ambito disciplinare Macroarea 3

Area scientifica Area 16 - Scienze politiche e sociali

Tipologia finanziamento P.R.I.N. (Ex 40%) - Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (Finanziamenti MIUR)

Tipo di progetto Nazionale

Stato progetto Aperto

Ruolo nel progetto Partner

Responsabilità scientifica Responsabile scientifico

Data avvio: 1 October 2023

Data termine: 30 September 2025

Durata: 24 mesi

Importo: € 50.715,00

Partecipanti:

Prof.ssa Barbara Segatto

Prof. Daniele Marini

Prof.ssa Anna Dal Ben

Dott.ssa Sonia Scalvini

Partner:

Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - Centro di Ricerca Relational Social Work
Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali
Università degli Studi di Trieste - Dipartimento di Studi Umanistici

Abstract:

I giovani caregiver vengono definiti come gruppo sociale “nascosto” (Becker, 2007; Stamatopoulos, 2015), per la particolarità del loro ruolo, che sarebbe tipico degli adulti. Nella letteratura internazionale, la definizione Young Carers si riferisce a bambini/e o ragazzi/e che, all’interno della propria casa o altrove, sono gravati dal compito di prendersi cura di un familiare con problemi di salute fisici e/o psichici, con disabilità, con dipendenza da droghe o da alcol (Aldridge et al., 2017). I compiti di assistenza svolti da un giovane caregiver sono enormemente più gravosi rispetto a quelli normalmente attesi nell’ambito delle relazioni famigliari per un minore di pari et nel medesimo contesto socio-culturale e comportano responsabilità normalmente attribuite ad una persona adulta (Becker, 2000). Di conseguenza, in assenza di aiuti adeguati, l’impegno assistenziale impatta negativamente sulla salute fisica e psicologica del minore e sulla transizione nell’et adulta (Aldridge et al., 2017). Si stima che nei Paesi occidentali il fenomeno riguardi tra il 2% e l’8% dei minorenni (Leu e Becker, 2019;Joseph et al., 2019), ma in Italia è poco conosciuto e indagato (Joseph et al., 2019; Leu & Becker, 2017). La ricerca si propone di iniziare a colmare tale lacuna. La ricerca si basa su una metodologia quantitativa e qualitativa per consentire una conoscenza e descrizione del fenomeno approfondita secondo la prospettiva di tutti i soggetti coinvolti: giovani caregiver, loro genitori, o adulti che esercitano la responsabilità genitoriale, professionisti dei servizi sociali, sanitari e della scuola. A tutti i soggetti sarà somministrato un questionario costruito ad hoc. Il questionario per i ragazzi contiene due scale validate a livello internazionale per l'individuazione dei giovani caregiver e del loro livello di benessere o malessere (Joseph et al. 2009).A seguire, giovani caregiver e genitori saranno intervistati, e i professionisti coinvolti in focus groups.

Obiettivi:

Il progetto di ricerca si propone di descrivere il fenomeno degli Young Carers, ossia dei giovani caregiver in Italia, mirando a fornire una conoscenza del fenomeno nel nostro Paese che possa ispirare le Organizzazioni di
welfare (a livello di policy, management e fieldwork) nell’elaborazione di strategie efficaci per supportare bambini/e, ragazzi/e efamiglie che affrontano quotidianamente il problema. Pertanto si mira a rispondere a due domande di ricerca e due obiettivi principali:

  1. quali sono le caratteristiche del fenomeno dei giovani caregiver in Italia? Obiettivo di tale domande è di tipo conoscitivo per descrivere il fenomeno dei giovani caregiver in Italia, realizzando una prima rilevazione che consenta una stima della diffusione e delle caratteristiche peculiari nel contesto socio-economico del nostro Paese;
  2. quali sono le conoscenze e gli atteggiamenti dei professionisti dei servizi sociali, dei servizi sanitari e della scuola riguardo ai giovani caregiver? Obiettivo di questa domanda è descrivere il punto di vista dei professionisti riguardo al fenomeno al fine di focalizzare possibili strategie operative volte all’identificazione dei giovani caregivers e allo sviluppo di specifiche misure di sostegno e di accompagnamento.

Piano delle attività:

Primo anno:

  1. Analisi della letteratura: scoping review della letteratura internazionale sul fenomeno, studio delle definizioni, delle caratteristiche, strumenti utilizzati, aree di indagine scoperte;
  2. Predisposizione degli strumenti di rilevazione quantitativa:
    - costruzione del questionario rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (11-18 anni), ai loro genitori/adulti di riferimento;
    - costruzione del questionario rivolto ai professionisti dei servizi sociali, sanitari, educativi/scolastici, con realizzazione di focus group preliminari;
  3. Predisposizione delle azioni necessarie e preliminari all'accesso al campo:
    - confronto e collaborazione con gli Uffici Scolastici di Ambito Territoriale dei territori coinvolti nella ricerca;
    - campionamento delle scuole dei territori della ricerca;
    - contatto e procedure per l'approvazione del progetto da parte delle scuole campionate.
  4. Somministrazione dei questionari in aula agli studenti; somministrazione dei questionari a genitori/adulti di riferimento; somministrazione dei questionari ai professionisti.

Secondo anno:

  1. analisi ed elaborazione dei risultati delle indagini quantitative realizzate: report dei risultati e restituzione ai partecipanti;
  2. predisposizione degli strumenti qualitativi per l'approfondimento del fenomeno con giovani caregiver e genitori di giovani caregiver;
  3. realizzazione delle interviste semi-strutturate a giovani caregiver e loro genitori; realizzazione di focus group con i professionisti;
  4. analisi ed elaborazione dei risultati;
  5. disseminazione dei risultati (convegni, eventi formativi, produzione scientifica scritta).

Contatti:

barbara.segatto@unipd.it
sonia.scalvini@unipd.it